L’analisi dei punti funzione (Function Point Analysis) è una metodologia che consente di misurare le funzionalità offerte da un software.
L’unità di misura function point è stata individuata per la prima volta da Allan Albrecht nel 1975, e la relativa metodologia per il suo calcolo ha subito nel tempo diverse evoluzioni fino all’ultima versione 4.3.1 ad opera di una associazione internazionaleIFPUG – International Function Point Users Group. IFPUG opera dal 1986 perseguendo come obiettivo il miglioramento continuo dell’analisi dei function point.
In Italia è presente la GUFPI-ISMA – GRUPPO UTENTI FUNCTION POINT ITALIA ITALIAN SOFTWARE METRICS ASSOCIATION – l’associazione italiana per la promozione, la diffusione e lo sviluppo delle tecniche quantitative di misurazione del software, inclusi i metodi di misurazione della dimensione funzionale Function Point COSMIC e IFPUG.
I vantaggi dell’adozione di una metrica per la misurazione della dimensione di un software sono diversi:
- permette una stima dei costi e delle risorse necessarie per lo sviluppo software, valorizzazione e manutenzione;
- fornisce un fattore di normalizzazione per il confronto di software diversi;
- permette di determinare la dimensione di un software acquistato in base alle funzionalità offerte;
- permette di valutare i vantaggi offerti da un software in base ai punti funzioni ad esso associato.
Va precisato che i Function Point misurano esclusivamente i requisiti funzionali e pertanto sono indipendenti dalla tecnologia utilizzata per lo sviluppo del software. Per i requisiti non funzionali, ad esempio requisiti prestazionali o implementativi, occorre utilizzare altre metriche.
Nei prossimi articoli vedremo le regole, le definizioni e gli step da seguire per applicare la metodologia.